PREMESSA
E’ sempre utile avere una traccia da seguire nell’analisi di un testo, un percorso segnato. Ma una griglia è sempre un’astrazione che la tua intelligenza può, talvolta, abbreviare. Non ti spaventare, perciò. Questo itinerario ti consente una lettura attenta a capire soprattutto la costruzione del testo e poi a individuare le relazioni tra testo e contesto per una più puntuale interpretazione del significato dell’opera. Umberto Eco ti conforta; nel suo libro (“Sei passeggiate nei boschi narrativi”, Harvard University, Norton Lectures 1992-1993), Bompiani, Milano, 1995, p. 15) ti scrive: “Questa esperienza di rilettura, che mi ha accompagnato per quarant’anni, mi ha provato quanto siano sciocchi coloro che dicono che ad anatomizzare un testo, e a esagerare con il “close reading”, se ne uccide la magia. Ogni volta che riprendo in mano “Sylvie” (di Gérard de Nerval), pur conoscendo a fondo la sua anatomia, e forse proprio per questo, me ne innamoro come se lo leggessi per la prima volta”.
UN’IPOTESI UNITARIA DI MODELLO DI LETTURA
1) INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE.
-Autore. -Titolo. -Eventuale sottotitolo. -Titolo originale. -Eventuale traduttore. -Casa editrice, luogo e data di pubblicazione dell’edizione consultata. -Editore, luogo e data di pubblicazione della prima edizione.
2) LE SOGLIE DEL TESTO.
– Osserva la copertina. C’è un’illustrazione? Cosa riproduce? L’immagine fornisce un suggerimento sul contenuto del romanzo?
– Osserva la retrocopertina. Che cosa contiene? Ci sono informazioni relative all’autore e alle sue opere?
– Osserva l’indice o gli indici. Quali dati ne ricavi?
– Il romanzo è preceduto da un’introduzione? Di quante pagine?
– Di quante pagine è composto complessivamente il volume? E’ suddiviso in parti? Quante sono?
– Esiste una suddivisione in capitoli? Quanti sono?
– I capitoli hanno una lunghezza pressoché uguale o si differenziano notevolmente? Essi sono preceduti da un titolo o da qualche altra indicazione?
3) LA COSTRUZIONE DEL TESTO.
A) Il livello della storia.
– Distingui le principali macrosequenze (gruppi di capitoli che formano parti importanti del racconto) seguendo l’Intreccio.
– Ricostruisci la Fabula, ricomponendo la storia secondo l’ordine cronologico-logico.
– Rileva le indicazioni relative al tempo (quando si svolge la storia? in quale arco cronologico?)
– Rileva le indicazioni relative allo spazio (dove si situa la vicenda? sempre nello stesso luogo o in luoghi diversi?)
– Esamina i personaggi, distinguendo i principali dai secondari e ricostruendo, per i più importanti, indicazioni essenziali riguardanti aspetto fisico, età, condizione sociale, carattere, idee.
– Individua i ruoli dei personaggi (protagonista, aiutante, oppositore). E’ possibile che i rapporti tra i personaggi mutino nel corso della narrazione; in tal caso spiega il mutamento distinguendo, sotto tale aspetto, differenti parti nel romanzo.
– A conclusione di queste osservazioni scrivi un riassunto del romanzo (prima di 40, poi di 20, infine di 10 righe).
B) Il livello del discorso.
Il Tempo.
– Riconsidera l’Intreccio. Per quanto riguarda l’ordine temporale nel romanzo osserva se la narrazione procede in ordine cronologico, se è tutta in flash-back, se esistono ampie anticipazioni o retrospezioni.
– Per quanto riguarda la durata temporale osserva se il narratore dedica uguale considerazione ai singoli periodi di tempo, o se accelera o rallenta il ritmo della narrazione (nel primo caso prevarranno il sommario e l’ellissi, nel secondo la scena e la pausa). Se il romanzo è notevolmente lungo riferisci queste note alle singole macrosequenze.
Lo spazio.
– Alla descrizione dello spazio è assegnata importanza rilevante o accessoria?
– Lo spazio è presentato in funzione realistica o simbolica?
Uno spunto semiotico.
Ti invito a studiare le “Lezioni americane” di I. Calvino. Alla luce di quella lettura puoi provare a usare le categorie oppositive luce-buio, interno-esterno, rumore-silenzio, veloce-lento, leggero-pesante, preciso-indefinito, visibile-invisibile, molteplice-unitario, città-campagna, e altro ancora…?
Il narratore e il punto di vista.
– Definisci il narratore: è esterno o interno? Esiste un unico narratore o il racconto della vicenda è affidato ad un’alternanza di voci narranti?
– Definisci il punto di vista prevalente (focalizzazione zero-narratore onnisciente? focalizzazione interna o esterna?)
I personaggi.
– A quale tecnica di presentazione dei personaggi ricorre prevalentemente il narratore? I personaggi sono fatti oggetto di ritratto o caratterizzati per lo più attraverso indizi?
– Puoi distinguere, nell’ambito dei personaggi principali, tipi (personaggi piatti, privi di evoluzione) e individui (personaggi a tutto tondo, di notevole complessità psicologica e descritti nella loro trasformazione)? Motiva la tua risposta con riferimenti al testo.
– Scegli alcuni personaggi, quelli che giudichi più significativi, e analizzali con un’attenzione più puntuale.
Parole e pensieri dei personaggi
Un’analisi dettagliata delle tecniche di rappresentazione di parole e pensieri dei personaggi può essere compiuta solo su un segmento del romanzo. E’ possibile però, alla fine della lettura, giungere ad una sintesi di questo tipo:
– il racconto di parole/pensieri occupa uno spazio ampio o limitato rispetto al racconto di avvenimenti?
– il narratore preferisce ricorrere alla trascrizione diretta di parole/pensieri dei personaggi (discorso diretto legato o libero, monologo interiore, flusso di coscienza), o interviene spesso con la sua mediazione (discorso indiretto legato o libero, discorso raccontato)?
Le scelte stilistico-espressive.
– Devi scegliere una pagina del romanzo che giudichi particolarmente bella e significativa. Tieni sempre a mente una nota di Calvino: “Come per il poeta in versi così per lo scrittore in prosa, la riuscita sta nella felicità dell’espressione verbale, che in qualche caso potrà realizzarsi per folgorazione improvvisa, ma che di regola vuol dire una paziente ricerca del “mot juste”, della frase in cui ogni parola è insostituibile, dell’accostamento di suoni e di concetti più efficace e denso di significato. Scrivere prosa non è diverso dallo scrivere poesia: è ricerca d’un’espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile.” (“Lezioni americane”, Mondadori, Milano, 1993, pp. 55-6).
– Esamina la sintassi del racconto: prevale la coordinazione o la subordinazione? Con quali effetti sul ritmo della prosa? Noti particolarità di rilievo nell’uso della punteggiatura?
– Esamina le scelte di registro: prevale un registro alto, formale o un registro quotidiano, colloquiale?
– Il narratore sceglie un unico registro o mescola deliberatamente vari registri stilistici?
– Quali scelte lessicali sono prevalenti? Evidenzia eventuali vocaboli ricercati, letterari o, al contrario, termini dialettali o gergali, o appartenenti al linguaggio tecnico o ad altri sottocodici specifici.
– C’è il ricorso ad una aggettivazione abbondante?
– C’è un uso differenziato dei modi e dei tempi dei verbi? Puoi spiegarne le ragioni?
– Il narratore fa uso frequente di linguaggio figurato? Sottolinea e commenta le figure retoriche.
4) I TEMI
Anche se la comprensione profonda dei temi di un romanzo presuppone la sua contestualizzazione, la lettura attenta del testo permette già di individuare argomenti, problemi, idee che in esso assumono rilievo particolare, quindi di “costruirne” il significato, o meglio un primo significato.
– Il romanzo si propone semplicemente di intrattenere il lettore o vuole stimolarlo alla riflessione su problemi?
– Quali temi di particolare rilievo vengono dibattuti all’interno del romanzo? Elencali. I diversi temi sono presentati direttamente dal narratore o sono introdotti dai personaggi? E da quali personaggi?
– Tra i personaggi del romanzo esistono diverse opinioni in relazione agli stessi fatti o problemi?
– Il narratore riporta le diverse opinioni dedicando ad ognuna lo stesso spazio?
– A quale, tra le diverse opinioni dei personaggi, il narratore ti sembra accordare la sua simpatia? Da che cosa lo deduci?
– I temi dibattuti in questo romanzo ti sembrano ancora attuali o ti appaiono lontani dagli interessi dei lettori d’oggi? Le soluzioni proposte dal narratore, nei confronti dei problemi affrontati, corrispondono al tuo modo di pensare e alla tua sensibilità?
5) LA CONTESTUALIZZAZIONE
L’autore
– Ricerca notizie relative alla vita e alle opere dell’autore.
– Evidenzia gli eventuali riferimenti autobiografici presenti nel romanzo.
– Sulla base della lettura del romanzo, quali delle notizie biografiche raccolte sull’autore ti sembrano particolarmente rilevanti? Quali ti aiutano a interpretare il testo letto?
La produzione dell’autore
– Consulta altri testi, anche non narrativi, scritti dall’autore. Confrontali con il testo letto, osservando:
a) l’eventuale riproposta di temi presenti nel romanzo da te letto precedentemente;
b) l’eventuale evoluzione nella visione del mondo dello scrittore;
c) le eventuali variazioni nelle scelte stilistico-espressive.
Il contesto storico-sociale della vicenda narrata
– Se il romanzo è ambientato in un’epoca diversa dalla nostra, ritrovi in esso riferimenti a fatti storici di rilievo? Eventualmente chiariscili con l’aiuto di un manuale di storia o di un’enciclopedia. Spiega quale interpretazione dei fatti storici descritti lo scrittore abbia voluto proporre.
– L’immagine di un’epoca passata si forma anche attraverso particolari di costume (abbigliamento, trasporti, ambientazione, condizioni materiali di vita, ecc.). Individua, nel romanzo letto, i passi più significativi in questo senso e cita alcuni esempi.
– Il tipo di società rappresentato nel romanzo può essere assai diverso dal nostro, o perché la vicenda è ambientata nel passato, o perché si sviluppa in una cultura diversa dalla nostra. Rileva i passi più importanti per formare nel lettore l’idea del contesto sociale.
Il contesto epocale del romanzo
– La data di pubblicazione della prima edizione del romanzo è un’indicazione preziosa. Segui un’eventuale stratigrafia edizionale e spiegane i mutamenti importanti. (Fai attenzione, per esempio, alla storia editoriale dell’”Ortis” foscoliano).
– Cerca su un manuale di storia, o su una buona enciclopedia, le notizie essenziali riguardanti la situazione storica relativa al momento della pubblicazione del romanzo, con particolare riferimento alla nazione alla quale appartiene l’autore.
– Puoi cogliere, nel romanzo, echi della realtà storica in cui l’opera è nata? In quali fatti narrati in particolare? Sai individuare la posizione dello scrittore nei confronti dei fatti, a lui contemporanei, citati nel romanzo?
6) LA STORIOGRAFIA CRITICA
Sicuramente ti sarai già avvalso/a dell’aiuto di qualche pagina di approfondimento saggistico nell’analisi di taluni dei passaggi precedenti. Saprai perciò che a volte può essere molto utile leggere, spesso a confronto, le interpretazioni di critici – magari appartenenti a scuole diverse – perché si viene aiutati ad impadronirci di angolazioni originali di giudizio, di metodologie più corrette e talora sofisticate, di tecniche scaltrite, di più solide impalcature concettuali e storiche, di ricchezza di sfaccettature culturali.
E’ indispensabile però, per non perdersi in vere odissee ermeneutiche, legare strettamente i testi critici che si consultano o direttamente alle pagine dei romanzi studiati o a ben delineati e circoscritti approfondimenti tematici. Questo suggerimento potrà apparire limitativo a chi tra voi si sente già in grado di spaziare in arditi e suggestivi confronti critici ma -a questo stadio della vostra formazione, ancora non specialistica – mi sembra del tutto utile e realistico. Del resto il mio obiettivo non è formare dei critici letterari ma abituare con rigore giovani studenti a leggere-pensare-scrivere con gusto, ardimento e precisione con note d’ogni tipo-registro e qualità.
Abbiate cura, alla fine, di riportare in una circostanziata Nota Bibliografica tutte le indicazioni relative agli autori consultati.
7) SINTESI INTERPRETATIVA E VALUTATIVA
Se hai lavorato con pazienza e precisione ora disponi di una notevole e importante quantità di appunti e di dati. Puoi divertirti a organizzarli in uno scritto di sintesi in cui esprimi la tua interpretazione dell’opera. Quale significato vi hai scorto? La giudichi valida e interessante oppure insulsa e noiosa?
Una raccomandazione finale: il giudizio deve essere articolato e motivato.
prof. Gennaro Cucciniello
Maggio 2000